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Non riprodurre, reinventa.

Diffida del buon senso e coltiva il senso comune.

Comincia a pensare alle tue ultime parole.

Cerca in te stesso. È già tutto lì.

Impegnati nell'irresponsabilità sociale.

Se vuoi scrivere racconti non scrivere un romanzo.

Sappi che sei scrittore in un mondo di scrittori.

Vuoi padroneggiare un genere letterario? Studia filosofia.

Non usare parole o espressioni prefabbricate.

Ricorda che al lettore interessa il come, non il cosa.

Scegli con cura ciò che fa parte della tua "opera".

Se un sogno ti ordina di metterti in viaggio, parti.

Scrivi per chi ami e per chi ti appare in sogno.

Offri al lettore una tregua al caos della vita.

Tieni un diario per attingere all'immediatezza.

Impara l'arte di scomparire da Čechov.

Fai del tempo il protagonista delle tue storie.

Usa il narratore inattendibile per metter in scena la follia.

Se vuoi pubblicare molto, fai come gli operai.

Ricordati che vali quanto la pagina che stai scrivendo.

Hai l'irresistibile tentazione di leggere? Resisti!

Inizia pure dalla fine o dalla metà ma inizia.

Crea i tuoi lettori, non limitarti a contarli.

Porta il lettore dentro il tuo mondo.

Ricorda che leggere è un atto di collaborazione con lo scrittore.

impegnati e il tuo lavoro diventerà importante.

Ribellati contro l'ordine. E poi ribellati contro il disordine.

Non farti condizionare dal lettore.

Scegli se comandare o ubbidire al tuo personaggio.

Esercitati nella contro-logica.

Aggettivi obbligatori: usali in modo facoltativo.

Se vuoi adattare Melville, diventa Melville.

Scrivi cose trasgressive per i ragazzi.

Scrivi un libro sul niente.

Espandi le tue ambizioni e le tue premesse.

Sei più narratore o scrittore? Meglio che lo scopri.

Elabora complessità, non argomentazioni persuasive.

Scrivo per sapere cosa scriverei se scrivessi