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Divorare libri
Divorare libri: una metafora singolare, che dà da pensare. In effetti, nessun mondo formale viene a tal punto gustato, disgregato e assimilato quanto la prosa narrativa. Forse è davvero possibile paragonare l'atto del leggere a quello del mangiare.
Ovviamente, va tenuta presente soprattutto una cosa: il nutrirsi e il mangiare non hanno motivazioni identiche. La più antica teoria dell'alimentazione, tanto più istruttiva per il fatto di partire dall'atto stesso del mangiare, sosteneva che ci nutriamo incorporando lo spirito della cose mangiate. Ora, è chiaro che quello "spirito" ci nutre e pur tuttavia noi mangiamo spinti da un desiderio di incorporazione che va al di là delle strette necessità vitali.
Ed è per uno scopo analogo che noi leggiamo. Noi leggiamo per aumentare non le nostre esperienze, bensì noi stessi.
I bambini leggono così: incorporando, non immedesimandosi. Il loro modo di leggere non è tanto una questione di cultura o di sapere, quanto piuttosto di crescita e di forza vitale.
Per questo, ciò che si nasconde nei loro libri è sempre un genio in potenza, e ciò che fa del libro per l'infanzia un caso del tutto particolare.
— Walter Benjamin
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