Gli interrogativi, fino all'ultimo

Già sappiamo che il romanzo di impianto tradizionale deve riservarsi una zona d'ombra. Se si vuol tener desta l'attenzione del Lettore, è pericoloso mettere subito tutte le carte in tavola; invece bisogna lasciar aperto sino all'ultimo un interrogativo fondamentale e, intorno ad esso, far scoppiettare una girandola di interrogativi secondari.

È utile che i fuochi d'artificio si sovrappongano, in modo da non concedere tregua al Lettore che deve braccare la storia ma, più ancora, esserne braccato. E, ben s'intende, l'apprendista romanziere non deve dimenticare mai l'avvertimento di Metastasio:

Sul fin dell'opra
Tremar convien. L'esser vicini al lido
Molti fa naufragare. Scema la cura
Quando cresce la speme,
E ogni rischio è maggior per chi nol teme.

— Gianpaolo Rugarli, Il manuale del romanziere, 1998

Hammerbrook - City can this really be true?

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