Come un catoblepa, nutriti delle tue esperienze.

Nella ricerca dei suoi argomenti credo che il romanziere si alimenti di se stesso, come il catoblepa, il mitico animale che appare a sant'Antonio nel romanzo di Flaubert (La tentazione di Sant'Antonio) e che poi fu ricreato da Borges nel Manuale di zoologia fantastica.
Il catoblepa è una creatura impossibile che divora se stessa, a cominciare dai piedi. In senso meno materiale, certo, il romanziere va a sua volta frugando nella sua stessa esperienza, in cerca di appigli per inventare storie.
catoblepa
"Ronald" by @adorabilefranz
E non soltanto per ricreare personaggi, episodi e paesaggi sulla base del materiale che gli forniscono certi ricordi, ma anche perché trova in quegli abitanti della sua memoria il combustibile per la volontà necessario a coronare con successo quel procedimento, lungo e difficile, che è forgiare un romanzo.

— Mario Vargas Llosa, Cartas a un joven novelista, 1998


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