Questo tipo di letteratura autoreferenziale ha prodotto "libri", alcuni anche molto belli, come ad esempio Le città invisibili di Calvino, ma romanzi quasi nessuno.
A dir la verità, l'Italia è sempre stata una terra di letterati, e perciò ricca di scrittori e scarsa di romanzieri, almeno fino a Manzoni e Nievo che erano entrambe le cose.
Questo conflitto scrittore-romanziere ha avuto conseguenze chiaramente avvertibili nella nostra narrativa. Per esempio dietro ogni romanzo italiano si sente sempre lo scrittore incapace di dimenticarsi nei fatti e nei personaggi e preoccupato invece di farci ascoltare la propria voce.
— Raffaele La Capria, 1990
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