La narrazione che crea la realtà
La narrazione dei fatti non è un'operazione neutra: la comunicazione spesso letteralmente crea quella che noi chiamiamo la realtà, come ha affermato, con toni solo in apparenza paradossali, Paul Watzlawick.
Ciò è dimostrato con particolare efficacia dagli studi della psicologia giuridica.
Elizabeth Loftus, una delle massime autorità mondiali nel campo della psicologia della testimonianza e della memoria, mostrò a un gruppo di volontari la videoregistrazione di un incidente automobilistico. Successivamente i soggetti furono divisi in due gruppi; a quelli del primo fu chiesto a che velocità andassero le auto quando si erano "scontrate", mentre a quelli del secondo fu chiesto a che velocità andassero le auto quando si erano "schiantate". Quelli del secondo gruppo indicarono velocità di gran lunga maggiori di quelli del primo.
Una settimana dopo ai soggetti fu chiesto se avessero notato vetri rotti sulla scena dell'incidente. In realtà non vi erano vetri rotti, ma i volontari del secondo gruppo indicarono tale (inesistente) dato in percentuale doppia rispetto al primo. Tutto questo solo per effetto dell'uso di due diverse parole nella formulazione della domanda che sollecitava la memoria e la narrazione dei fatti.
— Gianrico Carofiglio, La manomissione delle parole, 2010
Hammerbrook - City can this really be true?
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