Senso comune e buon senso sono due cose diverse

Uno dei punti controversi dei miei scritti è quello che riguarda il senso comune (in inglese "Common sense"). Molti lettori hanno pensato che equivalga al buon senso, e questo per me crea un equivoco che preferirei chiarire. Io non sono a favore del buon senso, non lo amo, perché quasi sempre il buon senso obbedisce a ragioni di opportunità, e suggerisce quel che conviene per salvaguardare il proprio tornaconto. "Moglie e buoi dei paesi tuoi", questo raccomanda l'antica saggezza del buon senso. Il senso comune che invece io approvo è per sua natura disinteressato, è quello del "re nudo", quello che non può per nessuna ragione negare l'evidenza, e se piove non potrà mai dire che è una bella giornata.

Questo ha conseguenze di ampia portata, anche politiche, perché noi viviamo ancora in un tempo in cui in alcuni paesi, ne non dici che fa bel tempo mentre piove, finisci in un gulag.

Riconoscere a ogni costo quel che è evidente e dunque non ha bisogno di essere dimostrato è la prerogativa del senso comune. Riconoscere l'evidenza, vedere il re nudo, è anche una sfida, e spesso è, come ho detto, rischioso. Ma c'è di più. Il senso comune può sfatare l'arroganza ideologica, e anzi può diventare un badante dell'eccesso ideologico, e di questi tempi è un lavoro più che meritevole, necessario.

Perché il nostro è il tempo in cui la menzogna non solo deforma la verità, ma crea delle contro-verità che il senso comune, con la sua semplicità, può smascherare perché ha lo sguardo puro dell'innocenza e riconosce subito ciò che è ovvio e non ha bisogno di essere dimostrato. Che un uovo è un uovo non ha bisogno di dimostrazione, anche se oggi molto spesso pare non sia così.

Dunque, ritornando alla differenza tra buon senso e senso comune, concludo che il buon senso si adatta ed è prudente, il senso comune invece non lo è. E proprio Raffaele Manica è stato bravo a rivelare la sua funzione nella mia opera: "Si tratta di un pensiero così poco corrente e così poco comune, che lo si riconosce per originalità. Dunque il senso comune di La Capria, radicale, originale e poco comune, è il ritrovamento di un senso che è stato o auspicabilmente sarà comune, ma che correntemente è qualcos'altro". Potrei aggiungere che è il coraggio di dire la verità e di non rinnegarla quando si è avuta la possibilità di vederla.

Il senso comune, insomma, va spesso controcorrente. Il buon senso, mai.

— Raffaele La Capria, Introduzione a me stesso, 2014
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