Siamo tutti come il marito di Sherazade, vogliamo sapere come va a finire. È un desiderio universale ed è per questo che la colonna vertebrale di un romanzo deve essere la storia.
La storia è una narrazione di eventi organizzati in sequenza temporale, con il pranzo che viene dopo la colazione, il martedì dopo il lunedì, la putrefazione dopo la morte e così via.
La storia ha solo un merito: che il lettore vuole sapere come va a finire. E ha solo un difetto: se al lettore non interessa sapere come va a finire.
— E(dward) M(organ) Forster: Aspect of the Novel, 1927