"Siete nel vero quando esigete dall'artista la consapevolezza del proprio lavoro, ma voi confondete due cose: la soluzione del problema e la sua giusta impostazione. Per l'artista solo quest'ultima è obbligatoria. In Anna Karenina e in Onegin non viene risolto alcun problema, eppure queste opere vi soddisfano appieno perché in esse tutte le questioni sono impostate giustamente.
Un tribunale ha l'obbligo di porre le domande, poi decidano pure i giurati, ciascuno secondo il proprio gusto."
— Antòn Čechov ad Aleksej Suvorin, Mosca, 27 ottobre 1888