In questo mondo pop

Mi sono sempre considerato un realista. Ricordo che su questa faccenda litigavo durante la specializzazione. Il mondo in cui vivo consiste di 250 pubblicità al giorno e non so quante opzioni di straordinario intrattenimento, la maggior parte delle quali sponsorizzate da aziende che vogliono vendermi prodotti.

Il modo in cui il mondo agisce sulle mie terminazioni nervose è del tutto intriso di elementi che certa gente in giacca di velluto con le toppe sui gomiti considererebbe pop, irrilevanti o effimeri.

Io uso una notevole quantità di cultura pop nelle mie storie, ma lo spirito con cui lo faccio non è diverso dallo spirito con cui altri scrittori, cent'anni fa, parlavano di alberi, di parchi, e della necessità di scendere al fiume per prendere l'acqua.

È semplicemente il tessuto del mondo in cui vivo.

— David Foster Wallace

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