Scrivere lettere a casa

Quasi ogni giorno scriveva lettere a casa, e viveva unicamente di quelle; tutte le altre azioni gli parevano eventi confusi, senza senso, tappe indifferenti [...] Quando invece scriveva, sentiva in sé qualcosa di esclusivo, che lo distingueva; allora, dal mare di sensazioni grigie che, freddo e incurante, lo cingeva d'assedio giorno dopo giorno, in lui emergeva un'isola piena di meravigliosi soli e colori.

E quando nel corso della giornata, durante i giochi o le lezioni, pensava alla lettera che avrebbe scritto la sera, gli sembrava di custodire, appesa a una catenina invisibile, una chiave d'oro grazie alla quale, quando nessuno vedeva, avrebbe aperto la porta di meravigliosi giardini.

— Robert Musil, I turbamenti del giovane Törless, 1906

Hammerbrook - City can this really be true?

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