Breve è meglio
Molti degli scrittori che amiamo di più, li amiamo per i loro romanzi brevi, come Morte a Venezia di Thomas Mann e La metamorfosi di Kafka. Spesso i critici reagiscono a un romanzo breve come se un autore avesse sbagliato qualcosa o non avesse osato abbastanza, ma un libro più lungo non significa necessariamente un libro migliore, anzi.
La brevità permette al lettore di contenere mentalmente tutta la struttura narrativa e tira fuori il meglio negli scrittori. La prosa è migliore, più condensata, più rigorosa, i personaggi vanno presentati con maggiore economia, è più difficile e forse per questo l'autore è più concentrato, non si può mai rilassare.— Ian McEwan, "Elogio del romanzo breve"
articolo di Enrico Franceschini su La Repubblica, 16/10/2012
Hammerbrook - City can this really be true?
Commenti