Elogio della superficie.

Non conosco effetto più spoetizzante dell'invito a perlustrare le molle e i congegni meccanici su cui si basa qualunque forma artistica. Tutte le nostre attività, artistiche o meno, si svolgono interamente in superficie; è appunto a livello di superficie che ne percepiamo la bellezza, la rilevanza, la ricchezza di significati; e spiare più sotto significa inevitabilmente restare sconcertati e delusi dalla vuotaggine che vi si scorge, dalla rozzezza delle funi e delle pulegge.

Accade anche all'analisi psicologica: se la spingiamo verso livelli troppo raffinati e sottili, scopriamo una ributtante e penosa nudità.

— Robert L. Stevenson, The Art of Writing, 1905

Hammerbrook - City can this really be true?

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