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Autoipnotìzzati con routine ripetitive per trovare il giusto stato mentale.
Quando sono impegnato con un romanzo mi alzo alle quattro di mattina e scrivo per cinque o sei ore. Nel pomeriggio faccio 10 km di corsa o 1.500 metri a nuoto (o entrambe le cose), dunque leggo e ascolto un po' di musica. Vado a dormire alle nove di sera.
Seguo questa routine ogni giorno senza variazioni. La ripetizione in quanto tale diventa la cosa importante; è una sorta di ipnosi. Mi auto-ipnotizzo per raggiungere uno stato mentale più profondo.
Tuttavia mantenere questo ritmo ripetitivo per molto tempo —dai sei mesi a un anno— richiede una grande dose di forza mentale e psichica. In tal senso, scrivere un lungo romanzo è come un training di sopravvivenza. La forza fisica è necessaria tanto quanto la sensibilità artistica.
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