Scrivere sceneggiature e scrivere romanzi
Sono cose diversissime, ma si assomigliano su un punto essenziale. Stai cercando di raccontare una storia. Anche se i mezzi a tua disposizione sono del tutto diversi. I romanzi sono pura narrazione; le sceneggiature assomigliano al teatro, e come in qualsiasi scrittura drammatica, le sole parole che contano stanno nei dialoghi.
I miei romanzi in genere non hanno molti dialoghi, così, per poter lavorare nel cinema, ho dovuto imparare a scrivere in modo del tutto diverso, a pensare in immagini e a mettere parole in bocca a esseri viventi.
La sceneggiatura è una forma di scrittura molto più rigida del romanzo. Ha i propri punti di forza e di debolezza, cose che può fare e che non può fare. La questione del tempo, per esempio, funziona in modo diverso nei libri e nei film. In un romanzo, puoi comprimere un tempo lunghissimo in una singola frase: Ogni giorno, per vent'anni ho camminato fino all'edicola sull'angolo e ho comprato una copia del Daily Bugle. È impossibile fare una cosa nel genere in un film. Puoi mostrare un uomo che percorre a piedi una strada per comprare un giornale in un dato giorno, ma non ogni giorno per vent'anni. I film si svolgono nel presente.
Anche quando usi flashback, il passato è sempre rappresentato come un'altra incarnazione del presente.
— Paul Auster, intervista, The Paris Review, Autunno 2003
Hammerbrook - City can this really be true?
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