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Se vuoi che il lettore ti creda, inventa tutto.
Ho un dubbio sulla possibilità di raccontare. Non perché l’esperienza vissuta sia indicibile. È stata invivibile, il che, com’è facile capire, è tutta un’altra cosa. Un’altra cosa che non riguarda la forma di un possibile racconto, ma la sua sostanza. Non la sua articolazione, ma la sua densità.
A questa sostanza, a questa densità trasparente arriverà solo chi saprà fare della propria testimonianza un oggetto artistico, uno spazio di creazione. O di ricreazione. Solo l’artificio di un racconto armeggiato con sapienza riuscirà a trasmettere in parte la verità della testimonianza. Non c’è niente di strano: è quanto avviene in tutte le grandi esperienze storiche.
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