Prendi un classico, usalo, rimettilo sullo scaffale.

Nello studio di casa mia, dietro alla scrivania c'è un mobile che contiene i classici russi.

Ogni tanto mentre lavoro mi appoggio con la schiena a questi classici. Un appoggiarsi sia fisico che letterario! Il mio approccio alla letteratura classica non è come a un luogo di culto all'interno del quale flettersi in ginocchio e pregare, ma come a un atelier all'interno del quale si trovano molti attrezzi utili e sempre attuali.

Io li uso regolarmente poi, con gratitudine, li rimetto a posto.

— Vladimir Sorokin, intervista de La Repub­blica, 22 giugno 2015

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