Scriviamo per farci ascoltare dagli adulti

Appartengo a una generazione in cui non si lasciavano parlare i bambini, eccetto in certe occasioni assai rare, e quando chiedevano il permesso. Ma non li si ascoltava e spesso gli si toglieva la parola. Così si spiega la difficoltà di espressione di alcuni di noi, ora esitante, ora troppo rapida, come se temessimo in qualsiasi istante di venire interrotti.

Da qui, senza dubbio, questo desiderio di scrivere che mi ha preso, e come me tanti altri, nell'uscire dall'infanzia. Sperate che gli adulti vi leggano. Saranno così obbligati ad ascoltarvi senza interrompervi e sapranno una volta per tutte ciò che portate nel cuore.

— Patrick Modiano, accettazione del premio Nobel, 7 dicembre 2014

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