Se sei delicato e i bulli ti menano, scrivi un romanzo e falli a pezzi.

Uno scrittore medio, di solito, nasce da un lettore forte, una persona che guarda il proprio mondo “dal di fuori”, e che dunque è scarsamente integrato con la società cosiddetta normale.
Non sto parlando di malati di mente, è chiaro (altrimenti io dovrei essere da ricovero, ma di questo potreste parlare con mia moglie), solo di persone che spesso trovano soddisfazione nel cercare avventure in mondi alternativi a quello schiettamente sensibile. 
Si tratta di solito di persone delicate, dall'animo profondo e complesso, che durante l'adolescenza (o anche da adulti) tengono un diario, poi scrivono racconti e infine romanzi, il tutto durante anni e anni e anni di letture incrollabili a ogni ora del giorno e della notte, di pianti inconfessabili e speranze di sogni incredibili che non si possono confidare a nessuno, pena passare per dei folli. 
Vi ritrovate? Non mi stupisco. 
— Vania Russo, Manuale di scrittura creativa, 2018


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